Il piano Industria 4.0 rappresenta un’opportunità unica per investire in macchinari di alta qualità. Cosa significa? Investire in macchinari che consentono alle imprese di lavorare in modo più efficiente e sicuro.
Fino a poco tempo fa la regola era applicare super e iper-ammortamento sull’acquisto di nuovi macchinari e macchinari innovativi. Queste tipologie di contributi sono sempre stati difficilmente accessibili; per questo motivo la legge adesso prevede il Credito d’imposta per gli investimenti e Credito d’imposta 4.0.
Chi può accedervi?
A tale contributo posso accedere tutte le imprese (PMI e GI) residenti in Italia, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza e dal regime fiscale.
Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale. Sono inoltre escluse le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.
Tipo di contributo
Per quanto riguarda gli investimenti in industria 4.0., il Credito verrà calcolato sul costo sostenuto come segue:
Per gli investimenti effettuati dal 16/11/2020 al 31/12/2021, o fino al 31/06/2022*
- 50% del costo sulla quota complessiva di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 30% del costo sulla quota complessiva di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino ai 10 milioni di euro;
- 10% del costo sulla quota complessiva di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino ai 20 milioni di euro;
(*A condizione che entro il 31/12/2021 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione.)
Per gli investimenti effettuati dal 01/02/2021 al 31/12/2022, o fino al 31/06/2023**
- 40% del costo sulla quota complessiva di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 20% del costo sulla quota complessiva di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino ai 10 milioni di euro;
- 10% del costo sulla quota complessiva di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino ai 20 milioni di euro;
(**A condizione che entro il 31/12/2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione.)
Per gli investimenti effettuati tramite contratti di locazione finanziaria, il costo ammissibile è quello sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni.
Modalità di utilizzo
Le imprese possono usufruire del credito d’imposta esclusivamente in compensazione, con 3 quote annuali di pari importo, a decorrere dall’ anno di avvenuta interconnessione dei beni stessi. Nel caso l’interconnessione avvenga in un periodo successivo a quello dell’entrata in funzione degli impianti, è comunque possibile iniziare a fruire del credito d’imposta per la parte spettante, nella percentuale base del 6%-10%.
La fruizione del beneficiario è subordinata al rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Il credito d’imposta non può formare oggetto di cessione o trasferimento neanche all’interno del consolidato fiscale. Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito nonché della base imponibile dell’IRAP.
E’ cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto.
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IMPORTANTE: Non tutti gli investimenti rientrano a far parte di questa tipologia di contributo. Per avere l’elenco completo di tutti quelli ammissibili, compila il modulo qui sotto!
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Fonte: Innova Finance